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Discovering PreSila

Cropani
In tempi remoti dove ora sorge l’abitato di Cropani vi era un bosco molto fitto di proprietà dei principi Fiore di Satriano;

Borgo di Origini Bizantine

in questo bosco passata un’importante strada la cosiddetta via dei monasteri che appunto conduceva agli innumerevoli monasteri posti sulle alture della presila ( Tre fanciulli, santa Maria della sana, San Lorenzo, san Salvatore ecc…).Suddetta strada era percorsa da calessi che trasportavano membri della nobiltà dell’epoca in visita a questi sacri luoghi; poiché il bosco era abitato da banditi e malviventi spesso assalivano i convogli e si abbandonavo a razzie e ladroneggi. A protezione del bosco il principe Fiore decise di costruire una torre detta del Malpasso , dalla quale un guardiano e la sua famiglia sorvegliavano il territorio. Coltivando la terra il guardiano si accorse di come fosse “fertile e grassa” ( da qui il nome CROPOS terra fertile e grassa); la notizia si sparse e attorno alla torre cominciarono a sorgere le prime abitazioni del neo-nato borgo di Cropani.

Un’ altra leggenda vuole che il nome sia dovuto al condottiero Cropanio che condusse i superstiti della peste di Barbaro( antico abitato esistente a ridosso delle valli cupe) fino a cropani dove si stabilirono.

Sappiamo che cropani esisteva già prima dell anno 1000 insieme a belcastro; unici due paesi esistenti all’epoca.

Cropani, appunto, era sotto la contea di Belcastro dei D’Aquino da cui discende il famoso san Tommaso nato nel castello di Belcastro.

Il paese fu costruito sulla collina per difendersi dalle minacce che provenivano dal mare; il popolo più spietato erano i Turchi che si abbandonavano alle piu’ feroci razzie, uccidendo e derubando.

Era il giorno di pentecoste quando i cropanesi videro i turchi sbarcare sul lido e corsero a nascondersi nei boschi presilani. I turchi arrivati in paese non trovarono nessuno e dalla forte rabbia misero fuoco ad alcune case, infatti un rione del paese viene detto delle “ case arse”.

Cropani era circondato da una possente cinta muraria con due porte d’entrata detti archi in stile romanico che un tempo erano muniti di possenti portoni, i quali la notte venivano chiusi.

Cropani e Venezia

Era l’ 831 quando il DOGE di Venezia incaricò due mercanti di trafugare il corpo di san Marco da Alessandria d’Egitto e di portarlo a Venezia. Preso il corpo i due mercanti lo nascosero in un contenitore cosparso di carne putrida in modo da camuffarne l’odore e passare inosservati. E’ risaputo che il golfo di Squillace era molto temuto dai marinai dell’epoca (IL GOLFO DI SQUILLACE DOVE IL VENTO MAI TACE) perché in questo pezzo di mare avvenivano numerosissimi naufragi. Arrivato nel golfo la nave che trasportava le sacre spoglie dell’evangelista stava per naufragare; i veneziani fecero voto che se fossero approdati a porto sicuro avrebbero lasciato il ginocchio sinistro di san Marco. Così fu approdarono al lido di Cropani; i cropanesi li rifocillarono e diedero loro vitto e alloggio. Entusiasti di questa grande accoglienza rilasciarono ai cropanesi la cittadinanza Veneziana e la rotula di san Marco custodita nel Duomo.

Sappiamo che nel 1400 molti commercianti di cropani andarono a Venezia per vendere i propri manufatti e furono accolti come cittadini veneziani con tanto di agevolazioni. Il municipio di cropani nei primi anni del novecento rinnovò la fraterna amicizia millenaria.

Monumenti Storici

Era l’ 831 quando il DOGE di Venezia incaricò due mercanti di trafugare il corpo di san Marco da Alessandria d’Egitto e di portarlo a Venezia. Preso il corpo i due mercanti lo nascosero in un contenitore cosparso di carne putrida in modo da camuffarne l’odore e passare inosservati. E’ risaputo che il golfo di Squillace era molto temuto dai marinai dell’epoca (IL GOLFO DI SQUILLACE DOVE IL VENTO MAI TACE) perché in questo pezzo di mare avvenivano numerosissimi naufragi. Arrivato nel golfo la nave che trasportava le sacre spoglie dell’evangelista stava per naufragare; i veneziani fecero voto che se fossero approdati a porto sicuro avrebbero lasciato il ginocchio sinistro di san Marco. Così fu approdarono al lido di Cropani; i cropanesi li rifocillarono e diedero loro vitto e alloggio. Entusiasti di questa grande accoglienza rilasciarono ai cropanesi la cittadinanza Veneziana e la rotula di san Marco custodita nel Duomo.

Sappiamo che nel 1400 molti commercianti di cropani andarono a Venezia per vendere i propri manufatti e furono accolti come cittadini veneziani con tanto di agevolazioni. Il municipio di cropani nei primi anni del novecento rinnovò la fraterna amicizia millenaria.

Sito Archelogico, Necropoli, e Villa Romana.

Importante sito situato sulle altura di località basilicata i cui reperti archeologici sono custoditi nel MUSEO ARCHEOLOGICO DI CROPANI.

Insigni Colleggiata Santa Maria Assunta.

Fu costruita per volere dei principi Fiore nel 1300; presenta una facciata in stile romanico con un imponente rosone a 12 colonnine e un portale in pietra locale. Il campanile è tra i più alti della calabria; un tempo era quasi il doppio, crollò a causa del terremoto del 1600.

Il campanile durante la seconda guerra mondiale fu punto di riferimento per gli aerei tedeschi e inglesi, struttura che faceva da spartiacque tra la provincia di catanzaro e di crotone.

La struttura è costruita sul modello di “ cristo morto sulla croce” infatti se si guarda dall’ altare il portone è leggermente scostato e rappresenta la testa piegata di gesù morto.

All’ interno troviamo un soffitto- cassettone ligneo molto pregiato interamente dipinto nel 1500 al cui centro spicca la tela dell assunzione della vergine Maria del pittore cosentino Cristoforo Santanna che volle raffigurare tra gli angioletti la figlioletta morta a soli tre anni.

Del pittore santanna è anche l’enorme quadro posto sopra il portale raffigurante Gesù che toglie i mercanti dal tempio.

Abbiamo poi numerose tele del 1600-16700. Di notevole importanza è la madonna in marmo bianco dello scultore Gaggini detto la madonna del popolo o del pianto ( un’altra scultura del Gaggini è la pietà di soverato); Abbiamo poi un battistero e un pulpito seicenteschi in foglia d’oro zecchino. L’ altare è dello scultore napoletano silvestro troccoli in marmo bianco di carrara e in stile barocco. Sull’altare spicca la tela dell’adormitio virginis dipinta su tavole. La leggenda narra che: un vascello approdato sul lido di cropani per far rifornimento di legname della Sila aveva a bordo questo quadro che era stato trafugato a Costantinopoli. Una volta fatto il rifornimento il vascello non riusciva a ripartire a causa delle avverse condizioni metereologiche.; un marinaio sognò la madonna che gli disse di lasciare il quadro alla cattedrale di cropani e solo allora sarebbero potuti ripartire. Così venne fatto chiamato il clero fu portato in chiesa madre e dissero ai cropanesi che fu dipinto direttamente dall’ evangelista San Luca.

Nel retro abbiamo un coro ligneo dove si riunivano i 12 canonici rettori della collegiata.

Nella chiesa è custodito anche un organo del settecento a canne in stagno. Tra e cappelle spicca quella del Beato Paolo da Cropani vissuti nel 1400 condusse una vita eremitica improntata al sacrificio, penitenza e preghiera presso la grotta dell’eremo di scavigna sotto Belcastro. Nella statua sono custoditi le sue ossa e il suo teschio; di lato la statua del beato Paolo è custodita la rotula di san Marco evangelista. Sotto la chiesa prima dell’editto napoleonico che sanciva la costruzione dei cimiteri venivano sepolti i morti nelle catacombe, difatti dietro l’altare vi è il marmo di accesso che si alzava per far scivolare le salme. Erano così predisposte al centro i ricchi nelle cappelle i poveri.

Nella sacrestia oltre al crocifisso ligneo del 1600 e numerosi quadri del 1600 vi è il MUSEO DI ARTE SACRA . in una parte del museo si intravede l’ingresso ad un tunnel sotterraneo che la tradizione vuole arrivasse a mare. Dietro la sacrestia vi è il chiostro con l’antico pozzo.

LA Chiesetta di Santa Lucia V.M

E’ la chiesa più antica di cropani e de circondario fu eretta nel 1200 ed era una cappella privata della nobile famiglia Cosentino di Catanzaro. Sulla facciata abbiamo lo stemma della famiglia e lo stemma marmoreo pontificio che attesta che tale chiesa è GEMELLATA CON LA BASILICA PONTIFICIA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO DI ROMA. All’interno abbiamo un soffitto dipinto ligneo a cassettoni e al centro lo stemma dei Cosentino. Vi è inoltre un altare in legno del 1500 contenente la statua di santa Lucia.

Tempo fa vi era sulla parete un simbolo massonico orientato ad oriente che poi fu cancellato dai lavori di restauro.

La Chiesa di Santa Caterina D’Alessandria.

Il complesso monumentale di santa Caterina d’Alessandria è sorto intorno al 1500. La chiesa in stile barocco detta la chiesa dei poveri custodisce un altare in marmo di carrara dello scultore silvestro troccoli, una statua di santa Caterina in foglia d’oro zecchino, un coro ligneo del settecento e due medaglioni ai lati dell’altare con affreschi su muro. Nella cappelle vi sono quadri dipinti nel 1700 tra cui spicca la cappella di san Giuseppe il cui altare è scolpito nel legno in stile francescano; e la cappella di san michele che è stata scolpita nel tufo. Ai piedi dell’altare vi è una lapide attestante la fondazione delle sette cappellanie di santa Caterina a volontà dell’arciprete Nicotera. Custodita in una cappella vi è la naca( culla) del cristo morto detta di santa Caterina risalente al 1500. Anche sotto santa caterina vi è un sito di catacombe dove venivano sepolti i defunti lo attesta la botola in marmo posta sul pavimento. Pregiate sono le tele settecentesche raffiguranti la via crucis.

Attaccata alla chiesa abbiamo una FORNACE IN CUI VENIVA PRODOTTA LA TERRACOTTA. Dall’altro lato abbiamo la chiesetta di sant’Anna che è sconsacrata ma custodisce un coro ligneo dove si riuniva la confraternita di santa Caterina e san Giuseppe, e un altare barocco in cui era posta la statua di sant’Anna.

Sempre facente parte del complesso vi è il MUSEO ARCHEOLOGICO che custodisce importanti reperti della magna graecia, scheletri e altro materiale di valore. Cioè proviene dal SITO ARCHEOLOGICO DI CROPANI posto in contrada Basilicata, dove vi era il vecchio abitato del paese e una villa romana.

LA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Costruita nel 1500 è in stile barocco. Al suo interno è custodito un quadro pregiatissimo il Battesimo di Gesù nel giordano di Andrea Vaccaro alunno di Caravaggio; numerose tele del settecento adornano gli altari laterali. La chiesa custodisce inoltre un pulpito ligneo del 700 e un organo a canna in stagno. Nella cappella laterale vi è “ A NACA” è un trono meraviglioso adornato di seta, damaschi, cristalli e gioielli al cui centro vi è la madonna addolorata che regge tra le braccia il figlio morto. I capelli della madonna sono veri appartenuti ad una donna detta “ a salinara”. Dietro la naca vi è la statua di san Giovanni i cui capelli sono anche veri di una ragazza morta di tubercolosi il secolo scorso. E’ questa della naca una tradizione unica nel suo genere in tutta la calabria che vede la sera del venerdi santo giungere a cropani turisti e emigrati da ogni parte d’italia per assistere alla processione. Vi è custodita una croce di cui la famiglia femia ha il voto di portare con una corona di spine in testa e scalzi nei piedi. Nella croce vi sono due lettere una indicante il voto di un loro antenato per essere guarito il 1930 da un tumore maligno.

Nella chiesa operava la congrega di san Giovanni,

Le congreghe erano sempre in competizione a chi faceva le feste migliori; una volta all’anno si incontravano le duomo per concordare l operato per non scontrarsi.

Attaccato a san giovanni vi era il convento delle suore dell’immacolata d’ivrea; Questa struttura un tempo era L’OSPEDALE DEI PELLEGRINI( come già ho accennato vi erano numerosi pellegrini che giungevano nella presila in visita a questi monasteri e in caso di necessità venivano ospitati nell’ospedale).

All’ esterno della chiesa vi è una faccia in pietra raffigurante la moglie dell’architetto che la costruì.

IL CONVENTO DEI PADRI CAPPUCCINI E LA CHIESA DI SANT’ANTONIO

Costruita nel 1600 custodisce un antico altare del 1700 scolpito nel legno e al cui centro vi è un antica tela raffigurante la madonna degli angeli e i santi francescani.

Il convento molto antico è abitato dai frati minimi e custodisce l’antico refettorio, opere sacre e il chiostro con pozzo antico dove una volta vi era l’antico carcere di Cropani.

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CATENA

IL Santuario sorge nella parte bassa del paese dove la madonna operò vari miracoli, Si narra di un signore benestante la cui moglie aveva da poco dato alla luce un bambino; uscendo di casa per andare giiù in marina non fece ritorno. La moglie disperata andò presso una chiesetta che un tempo sorgeva in quel posto e chiese la grazia affinchè il marito tornasse a casa sano a salvo; in quel momento il portone della chiesetta si chiuse e le catena che legavano il marito sequestrato dai briganti si spezzarono; un’ altra leggenda narra che i briganti volendo bruciare il paese furono fermati dalla madonna che glielo fece vedere già in fiamme.

All’interno è custodita un antica tela del 1500 raffigurante la madonna della catena e il quadro che ricorda il miracolo. La statua fu acquistata dai cropanesi emigrati in America nei primi anni del novecento per un foto fatto contro un naufragio.

LA CASA NATALE DEL BEATO PAOLO

Si trova nel centro storico e diede i natali al beato. Si narra che alla sua nascita la cittadinanza vide la casa prendere a fuoco e corsi a vedere cosa fosse successo videro che era nato un bambino che a breve avrebbero soprannominato l’Angelo per la sua bontà di animo e di spirito.

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