Oggi vi delizio con una delle mie ricette preferite e che uso fare per la Halloween, l’ho chiamata “Strozzapreti Sapori Autunnali”, ma andiamo subito al dunque con gli ingredienti.
Procedimento:
Per prima cosa procediamo facendo rosolare con un filo d’olio 200 gr di zucca che avremo precedentemente pulito e tagliato a cubetti. Aggiungiamo un bicchiere di acqua calda, il rosmarino e aggiustiamo di sale.
Facciamo cuocere per 15 minuti.
Intanto facciamo rosolare in una padella profonda, lo spicchio d’aglio e aggiungiamo i funghi porcini. Una volta rosolati, leviamo lo spicchio d’aglio e aggiungiamo 100 gr di zucca (messa da parte) tagliata a cubetti molto piccoli e la pancetta tagliata a listarelle.
Facciamo rosolare per 5 minuti, saliamo, pepiamo e sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco.
Una volta evaporato il vino, spegniamo e teniamo da parte.
Intanto prendiamo la nostra zucca precedentemente cotta, leviamo il ramo di rosmarino e con l’aiuto di un frullatore ad immersione, frullare fino ad ottenere una crema.
A questo punto possiamo cuocere i nostri strozzapreti in acqua salata.
Scolare al dente e mantecare la pasta all’interno della padella con il condimento, unendo anche la purea di zucca.
Se la pasta tende ad asciugarsi, aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta.
Completare il piatto con una spolverata di noci tritate.
Quante volte ci siamo sentiti dire di mangiare bene, mangiare sano, di non esagerare o di stare attenti a tutte quelle “schifezze”?
Probabilmente la maggior parte delle volte non sei stato a sentire, perché in effetti si trattava di un’eccezione alla regola;
Altre volte invece, forse troppo spesso, quel gesto si trasforma in abitudine e l’attenzione al buon cibo viene meno.
Situata oggi sulle pendici della Sila Piccola, è una ridente e laboriosa cittadina di circa 3000 abitanti, che ha acquistato la sua fama per aver dato i natali ad uno dei più significativi interpreti della pittura italiana del ‘600. Mattia Preti conosciuto anche come il Cavalliere Calabrese
“MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICERE”
Trovo che questa locuzione si sposi egregiamente al concetto di Cucina Calabrese!!