
Il castagno è un albero secolare, basti pensare che alcuni esemplari arrivino fino a 400 anni. Nel territorio presilano, precisamente nel comune di Cerva, è possibile trovare il castagno secolare dei “Melitani“, detto anche Castagno del cielo, che vanta 450 anni circa di età e un’altezza di 25 m, nonché un diametro alla base del fusto di 9,3 m:
Il castagno del cielo
In passato il suo frutto, la castagna, era l’unico alimento in grado di sfamare per tutto l’inverno le popolazioni povere, motivo per cui fu ribattezzato “il frutto dei poveri”.
Per saperne di più sull’attività castanicola nel territorio presilano, ci siamo recati a Sersale per incontrare Agostino, proprietario di un piccolo castagneto e da sempre appassionato di castagne.
Piccolo castagneto della proprietà di Agostino
Agostino ci ha spiegato quali tipi di castagne sono presenti in questo territorio e le loro caratteristiche. In particolare se ne possono trovare tre tipi:
Le castagne “Curcia” e “Rigiola” sono delle primizie, nel senso che la maturazione ed anche la raccolta avvengono circa 7-8 giorni prima rispetto alla “Nzerta”.
Secondo Agostino quella di maggior qualità è la “Nzerta”, in quanto più dolce.
Solitamente il periodo di raccolta delle castagne inizia intorno alla metà di Ottobre e termina intorno ai primi di Novembre.
Agostino ci ha raccontato che quando era piccolo le castagne erano considerate una piccola fortuna, un vero e proprio alimento fondamentale per il sostentamento giornaliero. C’era inoltre l’uso e la consuetudine, nei paesi, di fare “u sbarru” dal 1° novembre, grazie al quale tutti potevano avere accesso ai castagneti, anche chi non ne possedeva uno, recandosi in uno qualsiasi e raccogliendo tutto quello che riusciva a raccogliere. Questa usanza con il tempo è andata persa, poiché ormai tutti i castagneti sono recintati.
Nel comune di Cerva si può trovare il Museo della castagna, l’unico in Calabria, il quale ospita le testimonianze legate alla storia, alle tradizioni contadine, al patrimonio rurale e alla lavorazione delle castagne. In tal modo, fornisce un sistema di conoscenza, fruizione e valorizzazione della cultura castanicola del territorio a chiunque voglia saperne di più e nel dettaglio.
Se eri abituato a vivere il periodo autunnale immerso tra le castagne ed i mandarini, davanti ad un bel camino insieme ad amici e parenti, ma per motivi di lavoro ti ritrovi a vivere in un luogo “freddo” che non ti appartiene, allora continua a leggere questo articolo, ti aiuterà a sentirti più vicino a casa
01.09.2019: oggi ho ricevuto una mail da un mio amico che mi chiede di andare a lavorare con lui a Milano per un progetto molto importante. Per ragioni di privacy ho evitato di citare il suo nome per intero e la società per la quel lavora e, previa autorizzazione, ho deciso di pubblicare la sua mail e la mia risposta perché (il mio amico non me ne vorrà) tutti devono sapere che io e moltissimi altri ragazzi amiamo la nostra Terra e siamo disposti a tutto per renderle l’onore che merita.
Dopo alcuni mesi di pausa i germogli si rifanno vivi, e le nuove foglie di un verde più chiaro compaiono in cima ai ramoscelli. Il ciclo lentamente riparte dal via, e ciò fa sì che questo periodo dell’anno sia ottimale per un’altra pratica vitale: l’innesto.